
Con il progetto A⅃ꟼ-Stop the ALPs becoming Plastic Mountains, scritto con European Research Institute siamo tra i 14 finalisti – dopo tre fasi di selezione – su 180 partecipanti da tutto il mondo per il bando EOCA (European Outdoor Conservation Association). Ora ci giochiamo il finanziamento con altri quattro progetti nella sezione ‘Terra’. Il voto è pubblico, quindi chiediamo il vostro sostegno per permetterci di fare un altro passo avanti nell’enorme lavoro che abbiamo svolto in questi anni – dalla ricerca alla divulgazione, dall’Artico al Mediterraneo, al fiume Po, alle nevi alpine – sempre a fronte di risorse guadagnate con una seria progettazione sottoposta a una severa selezione. Votate qui: https://www.outdoorconservation.eu/project-voting-category.cfm?catid=5
Siamo tra i pochissimi al mondo ad avere lavorato in tutti questi ambienti, sempre collaborando con importanti istituzioni scientifiche, e ne siamo molto orgogliosi. Vogliamo continuare questo cammino, riconoscendo e valorizzando il ruolo fondamentale dei rifugi alpini nella diffusione della cultura per l’ambiente, delle soluzioni e delle buone pratiche.
La sintesi del progetto
L’obiettivo di A⅃ꟼ è la salvaguardia dell’habitat d’alta montagna, uno degli ultimi ambienti incontaminati dell’Europa meridionale. Qui vivono preziosi ungulati, carnivori, uccelli, fiori e piante. Lavorando con 4 rifugi alpini molto diversi tra loro (per dimensioni, ubicazione, accessibilità, numero di visitatori) svilupperemo con ciascuno una strategia per eliminare gli oggetti di plastica monouso, percorso che potrà poi essere condiviso e implementato con altri rifugi attraverso un workshop e una brochure informativa. A questo si aggiungeranno 15 eventi di pulizia lungo 150 km di sentieri, rive di laghi, prati alpini, ghiaioni e pietraie, intorno ai rifugi, un intenso programma di formazione che coinvolgerà guide alpine ed escursionistiche, professionisti della montagna, scuole locali, settore turistico e istituzioni. Verrà inoltre personalizzata un’applicazione per incoraggiare le persone a continuare e documentare la pulizia in modo autonomo e indipendente.
I rifugi coinvolti direttamente – ma poi tutti potranno partecipare alla formazione e organizzare eventuali altri eventi in coordinamento con il progetto – sono il ‘Guido Muzio’ di Ceresole Reale, ‘Les Montagnards’ a Balme, il ‘Selleries’ in val Chisone, il ‘Pagarì’ in valle Gesso.