
La squadra di calcio del Pakistan nacque nel 2015 dalla richiesta che un terzetto di ragazzi fece agli operatori di E.R.I.: “Ci siamo anche noi, pakistani che amiamo il calcio più del cricket; siamo pochi ma ci siamo, ci aiutate?”. Era la vigilia del Balon Mundial, l’impegno dell’associazione (e dei ragazzi) fece assemblare una squadra intera in un paio di giorni, un fundraising straordinariamente rapido ed efficace procurò le divise per la squadra, e via, al torneo “per stranieri” più prestigioso di Torino.
I risultati sul campo non furono certo positivi, ma era un battesimo del fuoco; ora, il gruppo si è riformato, mantenendo e anzi ampliando al suo interno quel mix sociale che sin dagli inizi ne è stato caratteristica evidente, da quando venivano disputate amichevoli contro rifugiati di altra nazionalità o contro i disabili psichici in carico ai Servizi Sociali del Comune di Torino. La “nuova” squadra è formata interamente da pakistani, ma al suo interno ci sono studenti universitari e ragazzi privi di qualunque scolarizzazione, giovani rampolli di buona famiglia e rifugiati dai percorsi difficili; il tutto sotto la guida di un rifugiato africano, del Gambia, ospite (l’unico di tutta la squadra!) del progetto “Welcome” di E.R.I..
L’associazione ha stipulato una partnership con l’a.s.d. Unicorno Style, grazie alla quale i ragazzi possono usufruire una volta alla settimana del campo “Regaldi” per i propri allenamenti. Ma soprattutto, è ripartita l’attività agonistica: la squadra del Pakistan è stata infatti iscritta da European Research Institute al 12° torneo “Con gli Altri”, dove affronterà Senegal, Marocco e varie rappresentative del mondo torinese dell’integrazione. I primi risultati sono stati finalmente confortanti, ma l’obiettivo è di medio termine: “vincere domani”, ossia partecipare alla prossima edizione di Balon Mundial, con il fine dichiarato di…segnare almeno un gol!